Recensioni – Lo scrittore Biagio Balistreri recensisce La gondola dei folli di Franca Alaimo, Spazio Cultura Edizioni

Franca Alaimo
LA GONDOLA DEI FOLLI
Spazio Cultura Edizioni – Palermo 2020

Avevo dato un titolo a questa breve relazione sul romanzo La Gondola dei Folli di Franca Alaimo, e il titolo era “Poesia, fantasia e cultura”, perché queste sono le caratteristiche di fondo dell’opera. Confesso preliminarmente di non avere ancora letto Vite Ordinarie, anche se il libro si trova sulla mia scrivania da molto tempo. E volontariamente non l’ho ancora letto (adesso naturalmente lo farò) perché essendo, per motivi diciamo così di ufficio, entrato in contatto in anteprima con La Gondola dei Folli, romanzo che mi ha subito colpito apprezzandolo e giudicandolo una gemma preziosa, desideravo non essere influenzato dall’altra importante opera in prosa di Franca Alaimo.

Credo che pressoché tutte le persone che mi ascoltano conoscano abbastanza bene Franca Alaimo poeta e la sua capacità di amalgamare nei suoi versi memoria, fantasia, cultura e vita, condite naturalmente con una straordinaria sensibilità. In La Gondola dei Folli queste qualità sono tutte presenti, insieme, mi sembra, al desiderio di raggiungere con la sua scrittura un pubblico ben più vasto, nonché appartenente a molte più classi di età, di quello che, ahimè, la vera poesia, oggi, sia in grado di raggiungere. Valgano, a questo proposito, le frequenti e un po’ tristi riflessioni del nostro carissimo amico Nicola Romano.

La scrittrice Franca Alaimo

Per raggiungere questo scopo, l’Autrice, partendo dall’affermazione che “la realtà è immaginazione e l’immaginazione è realta”, e forse anche dalla famosa frase della Tempesta di Shakespeare “siamo fatti della stessa sostanza di cui son fatti i sogni”, propone al lettore una favola onirica adatta a tutte le età, da quella della protagonista, Franziska, che è una ragazzina, a quella di noi lettori un po’ più maturi. Una favola che si svolge a Venezia, la quale, per sua natura, è una città di sogno, o, come ha detto Rilke, citato dalla stessa Alaimo, “solo qui, ci si ritrova fra cose indicibili”.
La tesi di fondo di Franca Alaimo consiste nel credere che la cultura inviti al sogno e lo arricchisca. È dolcissimo il rapporto esistente fra Franziska e suo padre, grande intenditore d’arte, che crea una grande confidenza fra la bambina e il mondo degli artisti, fino al punto che ella sembra non provare meraviglia quando la Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer la invita di notte a un viaggio in gondola sulla laguna. La gondola si popola poi di scrittori, musicisti e artisti, ma anche, e insieme, di personaggi delle opere d’arte, cosa che d’altra parte era pure la ragazza di Vermeer, la quale però
allo stesso tempo era una persona realmente esistita, ma continuamente alla ricerca della propria identità. Questa mescolanza di artisti realmente esistiti e di personaggi immaginati dagli artisti è la cifra più interessante della creazione di Franca Alaimo, perché riempie di sostanza – sia pure della sostanza dei sogni – cioè di sofferenza, amore, intelligenza, e in generale sentimenti, anche quelle che finora per noi sono state sempre pure immagini. D’altra parte uno dei protagonisti in carne e ossa del racconto, il padre di Franziska, in un colloquio con la figlia asserisce: “i personaggi dei romanzi sono onnipotenti come la fantasia.”

Al centro lo scrittore Biagio Balistreri

E che di sogno si tratti a un certo punto l’Autrice non può che affermarlo esplicitamente, e ciò avviene quando la Ragazza con l’orecchino, rivelando l’intero gioco letterario, dice alla bambina: “Taci! O mi desterai per sempre dal tuo sogno che mi sta sognando e sparirò prima del previsto”.
Ma perfino la gondola ha una sua sostanza. Ho scoperto infatti che La gondola dei folli –che immediatamente richiama La nave dei folli, famoso dipinto di Hieronymus Bosch – è parte del titolo di una manifestazione, La calunnia: la gondola dei folli, curata fra Venezia e Roma nel 2016, in celebrazione del celebre cantante bulgaro, il basso Boris Christoff, dallo storico e critico d’arte Gabriele Romeo, peraltro palermitano e al quale il romanzo è dedicato. Quindi non ci sorprende che in uno dei viaggi della gondola nei quali si sostanzia il racconto, compaia a una finestra proprio Boris Christoff in persona, che intona “la calunnia è un venticello…”.
Così, in tre notti di navigazione in laguna, “fantasmi” di artisti realmente esistiti e personaggi creati dall’immaginazione degli artisti, da Don Chisciotte a Dürer, a Ofelia, a Christoff, a Lady Macbeth e alla stessa Ragazza con l’orecchino di perla, raccontano ciascuno se stesso, scambiandosi, in un’atmosfera fiabesca, memorie e drammi personali, rivelando la propria sostanza e i propri sentimenti e interloquendo fra di loro e con la giovanissima Franziska, che, guarda caso, ha lo stesso nome dell’Autrice.
A giustificare il tutto, a mio parere, giunge assolutamente opportuna, verso la fine del racconto, la comparsa di Fernando Pessoa, il quale, con la surreale invenzione degli eteronimi, che ha caratterizzato tutta la sua breve esistenza, ha di fatto equiparato gli scrittori e i personaggi, rendendo in qualche modo ancora più realistica e giustificata l’operazione letteraria condotta da Franca Alaimo. D’altra parte, chi vada a Lisbona, può tranquillamente sedersi in un accogliente portico accanto a Fernando Pessoa, e chiacchierare con lui, o, a scelta, con un suo eteronimo.
Il prefatore del libro, Giannino Balbis, ha affermato, fra l’altro, che questo romanzo va letto almeno tre volte. Devo confessare di averlo letto più di tre volte, grazie anche alla brevità del testo, che lo rende ancora più vicino a una favola, ricavandone sempre un forte godimento.

Antonella Ricciardo Calderaro

Un’ultima notazione vorrei dedicare alla immagine della copertina di questo volume, onirica opera del pittore Casimiro Piccolo di Calanovella, normalmente esposta nella Casimiroteca a Villa Piccolo in Capo d’Orlando, e gentilmente concessa dalla Fondazione Piccolo, anche grazie all’affettuoso interessamento dei comuni amici Antonino Schiera e Antonella Ricciardo Calderaro. Immagine che ha consentito una presentazione fisica del volume che si rivelasse al livello qualitativo del suo contenuto.

Biagio Balistreri

Pubblicato da Antonino Schiera

Poeta, scrittore e blogger palermitano. Pubblicazioni, riconoscimenti e iniziative: Nell'anno 2013 esordisco con la raccolta di poesie, aforismi e dediche d’amore Percorsi dell’Anima (Europa Edizioni). Nell'anno 2015 ho pubblicato due brevi storie (Moderno emigrante e Natale a Trieste) all’interno della raccolta di autori vari Natale 2015 (Società Editrice Montecovello), con finalità benefiche. Le due opere hanno ricevuto a Roma, la menzione d’onore al concorso organizzato dalla stessa casa editrice. Nel 2016 ho pubblicato la mia seconda raccolta di poesie Frammenti di colore (Edizioni La Gru) risultata finalista nella sezione poesie del II Premio Giornalistico Letterario Piersanti Mattarella. Nel 2017 la mia poesia Nel margine del tuo universo si è classificata seconda al Premio Nazionale di Cultura Isola di Pino Fortini. Nell’anno 2018 ho ideato, promosso e condotto l’evento estivo poetico e musicale Calici di poesie a Isnello con il Patrocinio del Comune e della Biblioteca di Isnello ed in collaborazione con il gruppo Siciliando in qualità di media partner. Nel mese di giugno 2019 la mia raccolta di poesie inedita Meditare e sentire si è classificata finalista al Premio Poetico Pietro Carrera, organizzato da Il Convivio Editore e l’Accademia Internazionale Il Convivio. Nel mese di settembre 2019 la stessa opera è stata pubblicata da Il Convivio Editore. - Nel mese di febbraio 2020 è stato pubblicato Il peperoncino di Alessandro, breve racconto inserito nella raccolta di autori vari Seta sul petto (Edizioni Simposium), in memoria di Alessandro Di Mercurio. Nel mese di agosto 2020 ho ricoperto il ruolo di direttore artistico nella rassegna poetica Parole ed emozioni madonite giunta alla terza edizione e promossa dall’A.N.A.S. zonale di Collesano in provincia di Palermo. Nel mese di settembre 2020 a Marsala, nell’ambito dell’Ottavo Simposio dei Poeti la mia poesia inedita Alba sulla torre, ha ricevuto il primo premio grazie alla votazione della giuria composta dagli stessi poeti presenti. Nello stesso mese è giunta la menzione di merito, nella sezione poesia inedita, nel Premio Convivio 2020 con la raccolta di poesie Sciabordio vitale sotto il cielo plumbeo pubblicata nel mese di aprile 2021. Nel mese di febbraio 2021 il breve racconto La notte dei cristalli ha vinto il primo premio assoluto nel concorso Il più bel gesto d’amore, organizzato dalla Farmacia Mercadante della Dottoressa Giordano di Palermo. Nel mese di giugno 2021 ho pubblicato il mio primo racconto La valigia gialla edito da Libero Marzetto. Nello stesso mese ho realizzato la prefazione generale e quella dei singoli tomi, cinque in totale, de Le Pietanze della cucina siciliana a cura del poeta, scrittore e promotore culturale Salvatore Mirabile. Nel mese di aprile 2022 la mia quarta raccolta di poesie Sciabordio vitale sotto il cielo plumbeo (Il Convivio 2021) è stata premiata con il terzo posto nella sezione poesia edita al Premio Nazionale di Poesia Himera. Ho organizzato un numero consistente di presentazioni ed incontri con i lettori per promuovere i miei libri, partecipato a numerosi reading poetici e ricevuto alcune menzioni d’onore per tali partecipazioni. Inoltre ho recensito e promosso alcune opere di scrittori contemporanei. Esperto di marketing e comunicazione, coniugo l’amore per la poesia e la curiosità per ciò che mi circonda, utilizzando la parola come un ponte che può unire mondi che ancora non si conoscono.

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