Recensioni – L’inquilino della casa sul porto di Biagio Balistreri

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Biagio Balistreri e Antonino Schiera

Si è svolta nei locali delle Suore Collegine a Isnello, il giorno 28 aprile scorso, la presentazione del romanzo epistolare del poeta e scrittore Biagio Balistreri “L’Inquilino della casa sul porto” – Spazio Cultura Edizioni.

Erano presenti oltre all’autore, Antonino Schiera poeta e scrittore che ha relazionato; il Sindaco di Isnello Marcello Catanzaro; il Vice Sindaco Antonio Carollo; l’Assessora Anna Agostara; l’editore Nicola Macaione.

Nel dibattito che si è aperto si è parlato di vari temi legati al libro di Biagio Balistreri ed

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Nicola Macaione e Marcello Catanzaro

in particolare della peculiarità del romanzo epistolare moderno con alcuni riferimenti ad autori del passato.  Ma anche della volontà dell’amministrazione comunale di Isnello di promuovere altre iniziative culturali come questa che ha visto protagonista il poeta e scrittore Biagio Balistreri.

Per gli appassionati di libri, riporto la relazione nella sua originale interezza, così come l’ho letta durante la presentazione.

L’inquilino della casa sul porto di Biagio Balistreri (Spazio Cultura Edizioni) – Relazione di Antonino Schiera

Biagio Balistreri è nato a Roma, ma vive da trent’anni a Palermo, città di di origine della sua famiglia. Giornalista pubblicista dal 1986, ha pubblicato quattro libri di poesie: Respiro l’aria del Sud, Generazioni, Tracce, Il Fabbricante di Parole.

Un suo racconto, Il ficus di piazza Marina”, è stato pubblicato in Raccontiamo Palermo – Nuova Ipsa Editore, Palermo, 1997.

Con un suo omaggio a Guttuso è presente nel Catalogo della mostra del pittore, organizzata dalla Provincia di Siracusa nel 2001.

Inoltre si occupa di recensioni e tra le tante annovera quella che ha realizzato per il mio primo libro di poesie “Percorsi dell’Anima” nell’anno 2014. Ricopre anche il delicato e importante compito di direttore editoriale per la casa editrice Spazio Cultura di Palermo, il cui titolare è il nostro Nicola Macaione, qui presente.

Naturalmente ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi. Ne cito uno per tutti, quello assegnatogli al libro di poesie Il Fabbricante di parole dal Premio Nazionale Arenella 2015.

Il libro del poeta e scrittore Biagio Balistreri L’inquilino della casa sul porto (Spazio Cultura Edizioni), che andiamo oggi a presentare, è un romanzo epistolare ovvero è un particolare tipo di romanzo che non ha un ritmo narrativo diretto, quindi non è incentrato su un racconto con annessi dialoghi, ma si affida allo scambio di lettere tra personaggi.

Nel romanzo epistolare la storia viene esposta attraverso testi di lettere. Epistula, in latino, significa appunto “lettera”, pertanto il narratore usa le lettere per mostrare le diverse prospettive dei personaggi rispetto alle vicende, e la molteplicità di stili nella loro corrispondenza. Oppure per dare una voce più particolare a un unico personaggio, e servirsi così del monologo in forma epistolare e così mettere in scena le vicende da un punto di vista insolito.

Il romanzo epistolare, per essere definito tale, non deve essere per forza costituito soltanto da lettere. L’autore dell’opera può comunque intervenire sulla narrazione per spiegare o collegare fra loro le lettere raccolte. Nel caso de L’inquilino della casa sul porto, l’autore, il narratore, interviene, ma lo fa in punta di piedi e con delicatezza all’inizio e alla fine del libro. Pertanto possiamo classificarlo come romanzo “con cornice”, una cornice molto delicata e tenue. Per completezza nella mia breve esposizione, ricordo che i romanzi epistolari che si sviluppano esclusivamente attraverso le lettere, sono definiti “senza cornice”. Ne sono un esempio le “Lettere persiane”, opera di Montesquieu il quale sfrutta lo scambio epistolare come escamotage per criticare la società francese del ‘700.

La tecnica epistolare, nella letteratura, risale all’epoca classica: già duemila anni fa Ovidio, con Le Eroidi, si metteva nei panni di ventuno celebri donne della mitologia, da Elena a Didone, e firmava a loro nome lettere d’amore in versi.

Il fiorire della fiction epistolare in prosa giunge nel Seicento e soprattutto nel Settecento, con capisaldi della cultura occidentale come le già citate Lettere persiane di Montesquieu e Giulia o la nuova Eloisa di Rousseau.

Nel 1774 Goethe pubblica I dolori del giovane Werther, romanzo di enorme successo, scritto anch’esso in forma epistolare.

L’Ottocento vede poi importanti commistioni fra lo stratagemma epistolare e il romanzo gotico: si pensi al Frankenstein di Mary Shelley e Dracula di Bram Stoker, ambedue progettati come raccolte di lettere e annotazioni diaristiche.

Altri esempi di romanzi epistolari rimasti nella storia: Ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo del 1798; Storia di una capinera del nostro autore siciliano Giovanni Verga scritto nel 1871. Lettera ad un bambino mai nato di Oriana Fallaci pubblicato nel 1975.

Ma adesso serve tornare nuovamente all’attualità e atterrare idealmente nel qui ed ora per dare la giusta risonanza ed importanza al nostro autore, Biagio Balistreri, e alla sua opera che vede protagonisti tre personaggi dei quali due non hanno un nome ed il terzo, una donna, si chiama Tindarella. I primi due sono l’inquilino della casa e il suo giovane amico.

L’inquilino della casa sul porto scrive ad un giovane amico, ricevendone risposta, in un dialogo che assume la forma intimistica tipica di un romanzo basato sullo scambio di lettere.

Sono tanti gli elementi di spunto e di riflessione che Biagio Balistreri ha incastonato, più o meno consapevolmente, azzardo, nel suo libro, in quanto ritengo che il linguaggio poetico ed i fini ragionamenti dell’autore scaturiscono da una spontanea e naturale predisposizione. Un incontro virtuale, pertanto, di prosa e poesia intellettiva.

Potrei, pertanto, partire dalla copertina che è stata realizzata dalla figlia di Biagio Balistreri, Federica. Un grazioso acquerello che rende bene l’immagine che si presentava agli occhi dell’inquilino, che non aveva nemmeno bisogno di affacciarsi per godere di questo paesaggio. Cito dal libro: “Ad affascinarmi fin dal primo istante fu la vista che da quelle stanze si godeva: uno smisurato panorama che abbracciava tutto il vasto golfo, delimitato ai lati da due alti promontori”.

Potrei, con l’occhio curioso del bambino, soffermarmi sulle citazioni che il nostro amico autore ha voluto inserire nella prima pagina del suo libro. Quasi a volere idealmente accompagnare per mano il lettore, verso le poetiche, spinose ed impervie riflessioni contenute nelle lettere che seguono, nel suo libro. In queste citazioni vi si trova traccia di Pier Paolo Pasolini, William Shakespeare e Italo Calvino e magari dopo, se lo vorrà Biagio Balistreri ci dirà perché li ha scelti.

Rischio di rimanere pietrificato a causa di questo condensato di celebrità letterarie che disegnano un ampio arco temporale: l’antico che riemerge grazie alla memoria ed il nuovo che si affaccia grazie all’opera e agli occhi di una giovane pittrice in erba.

Ma ecco che prepotentemente si affacciano le prime pagine del libro del quale devo parlare brevemente e non esaustivamente, pena tirata di orecchie dell’autore e dell’editore, per ovvie ragioni. Ovvero non posso svelare tutti gli aspetti del libro per non togliere il piacere della scoperta di chi vorrà leggerlo.

L’andamento del libro si contraddistingue per una scrittura elegante, evocativa che spesso fa emergere l’animo poetico dell’autore.

Nell’incalzare e alternarsi di lettere, vengono toccati vari temi che andavo segnando a matita nelle pagine del libro durante la mia lettura, appunti che vi leggo testualmente:

  • L’effetto del tempo sul significato delle parole.
  • L’importanza della parola e quindi della comunicazione.
  • È un libro che fa riflettere profondamente su vari temi quali possono essere l’amore, la solitudine, lo scorrere del tempo, la rinascita, la gelosia, la sensibilità, l’immaginazione.
  • Alchimia d’amore, intesa in senso universale, che soltanto la lettura completa del libro può svelare.

Se decidete di acquistare il libro, e ve lo consiglio, non porterete a casa semplicemente una storia raccontata attraverso le lettere dei protagonisti, bensì un concentrato di perle di saggezza, frutto del pensiero e della penna del mio amico Biagio Balistreri, al quale dedicherei un meritato applauso.

(Antonino Schiera)

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Pubblicato da Antonino Schiera

Poeta, scrittore e blogger palermitano. Pubblicazioni, riconoscimenti e iniziative: Nell'anno 2013 esordisco con la raccolta di poesie, aforismi e dediche d’amore Percorsi dell’Anima (Europa Edizioni). Nell'anno 2015 ho pubblicato due brevi storie (Moderno emigrante e Natale a Trieste) all’interno della raccolta di autori vari Natale 2015 (Società Editrice Montecovello), con finalità benefiche. Le due opere hanno ricevuto a Roma, la menzione d’onore al concorso organizzato dalla stessa casa editrice. Nel 2016 ho pubblicato la mia seconda raccolta di poesie Frammenti di colore (Edizioni La Gru) risultata finalista nella sezione poesie del II Premio Giornalistico Letterario Piersanti Mattarella. Nel 2017 la mia poesia Nel margine del tuo universo si è classificata seconda al Premio Nazionale di Cultura Isola di Pino Fortini. Nell’anno 2018 ho ideato, promosso e condotto l’evento estivo poetico e musicale Calici di poesie a Isnello con il Patrocinio del Comune e della Biblioteca di Isnello ed in collaborazione con il gruppo Siciliando in qualità di media partner. Nel mese di giugno 2019 la mia raccolta di poesie inedita Meditare e sentire si è classificata finalista al Premio Poetico Pietro Carrera, organizzato da Il Convivio Editore e l’Accademia Internazionale Il Convivio. Nel mese di settembre 2019 la stessa opera è stata pubblicata da Il Convivio Editore. - Nel mese di febbraio 2020 è stato pubblicato Il peperoncino di Alessandro, breve racconto inserito nella raccolta di autori vari Seta sul petto (Edizioni Simposium), in memoria di Alessandro Di Mercurio. Nel mese di agosto 2020 ho ricoperto il ruolo di direttore artistico nella rassegna poetica Parole ed emozioni madonite giunta alla terza edizione e promossa dall’A.N.A.S. zonale di Collesano in provincia di Palermo. Nel mese di settembre 2020 a Marsala, nell’ambito dell’Ottavo Simposio dei Poeti la mia poesia inedita Alba sulla torre, ha ricevuto il primo premio grazie alla votazione della giuria composta dagli stessi poeti presenti. Nello stesso mese è giunta la menzione di merito, nella sezione poesia inedita, nel Premio Convivio 2020 con la raccolta di poesie Sciabordio vitale sotto il cielo plumbeo pubblicata nel mese di aprile 2021. Nel mese di febbraio 2021 il breve racconto La notte dei cristalli ha vinto il primo premio assoluto nel concorso Il più bel gesto d’amore, organizzato dalla Farmacia Mercadante della Dottoressa Giordano di Palermo. Nel mese di giugno 2021 ho pubblicato il mio primo racconto La valigia gialla edito da Libero Marzetto. Nello stesso mese ho realizzato la prefazione generale e quella dei singoli tomi, cinque in totale, de Le Pietanze della cucina siciliana a cura del poeta, scrittore e promotore culturale Salvatore Mirabile. Nel mese di aprile 2022 la mia quarta raccolta di poesie Sciabordio vitale sotto il cielo plumbeo (Il Convivio 2021) è stata premiata con il terzo posto nella sezione poesia edita al Premio Nazionale di Poesia Himera. Ho organizzato un numero consistente di presentazioni ed incontri con i lettori per promuovere i miei libri, partecipato a numerosi reading poetici e ricevuto alcune menzioni d’onore per tali partecipazioni. Inoltre ho recensito e promosso alcune opere di scrittori contemporanei. Esperto di marketing e comunicazione, coniugo l’amore per la poesia e la curiosità per ciò che mi circonda, utilizzando la parola come un ponte che può unire mondi che ancora non si conoscono.

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