Ho ricevuto oggi da parte di Sos Mediterranee Italia e pubblico volentieri, un comunicato che riguarda il salvataggio in mare dei migranti e delle necessità economiche che ne derivano:

Cari amici, care amiche, mi chiamo Alessandro, sono uno dei soccorritori di SOS MEDITERRANEE e vi scrivo dalla Ocean Viking.
Come logista sulla nave, uno dei miei compiti è contare, catalogare e provvedere alla manutenzione delle apparecchiature, ma anche prendermi cura delle necessità materiali delle persone soccorse e dei colleghi soccorritori e anticiparle. Ho tre container pieni di materiali, e passo la giornate a mettere ordine. Forse anche per questo sono sempre stato ossessionato dall’idea di quanti oggetti possediamo nel mondo occidentale. Oggetti utili ma a volte anche superflui, distrazioni, vanità, riempitivi.
La differenza fra “noi” e “loro” è anche misurabile in oggetti: chi arriva dal mare non possiede nulla. Recuperiamo persone che hanno un corpo, e poco più. A volte sono anche svestite: pantaloni e magliette sono rubati dall’acqua. Qualcuno ha dei foglietti, su cui sono scritti numeri di telefono di chi è rimasto a casa.
Diamo a tutti una sacca per ricominciare, con vestiti puliti, acqua e cibo. I sopravvissuti vestono magliette bianche, sotto tute nere o blu.
E’ un popolo silenzioso, che possiede più storie che oggetti. Storie da condividere, storie che devono essere raccontate. E’ per questo che abbiamo bisogno del vostro aiuto, da terra: per soccorrere e proteggere altri esseri umani, prima di tutto, ma anche per testimoniare le loro storie.
Siamo le vostre mani, i vostri occhi e le vostre orecchie in mezzo al mare.
Grazie al sostegno di migliaia di cittadini europei, abbiamo soccorso 30.734 uomini, donne e bambini nel Mediterraneo. Per continuare, abbiamo bisogno di voi.
Ogni donazione è preziosa.