Ricevo oggi da parte di Sos Mediterranee Italia e pubblico volentieri, un comunicato che riguarda un importante anniversario

Avvocati, bariste, camionisti, disoccupati, ecografiste, fisiatri, geologi, hostess, insegnanti. Ma anche libere professioniste, mamme, nonni, oculisti, panettieri, questori. E pure restauratori, studentesse, tipografi, universitari, vivaisti e zootecnici.
Sono uomini e donne che credono che il Mediterraneo non debba essere una frontiera e un cimitero, sono persone stanche di girarsi dall’altra parte ogni volta che c’è un naufragio.
E’ la società civile che in questi 4 anni non ha mai smesso di sostenere SOS MEDITERRANEE Italia, invitandoci nelle scuole, nelle associazioni e nelle piazze per raccontare quello che succede in mezzo al mare, facendo leva sulle coscienze per tenere aperto lo spazio umanitario. In altre parole, siete tutte e tutti voi: la nostra nave è la vostra nave.
Il 19 febbraio, abbiamo festeggiato l’anniversario di un’idea e chi ci permette di portarla avanti. Festeggiamo i soccorritori ma anche chi fa una donazione o raccoglie fondi, chi partecipa agli eventi, chi organizza un concerto, un’intervista, una proiezione.
Grazie per il vostro sostegno.
Il regalo che abbiamo ricevuto ha un valore inestimabile: è aver salvato quasi 32 mila persone, è sapere che non siamo soli, è vedere che anche in Italia c’è chi crede nel diritto internazionale e non ritiene accettabile lasciare le persone da sole in mezzo al mare.
Il nostro sogno è di poter essere presenti in tutte le città, mobilitando gruppi di volontari. In questa newsletter Margherita ci racconta l’esperienza di Firenze: facendo piccole azioni è possibile portare solidarietà concreta dalla terra fino al centro del Mediterraneo.
#TogetherForRescue
Alessandro Porro
presidente di SOS MEDITERRANEE Italia