L’associazione Gabriele fra le genti, la Misericordia di Valverde, la Caritas di San Giovanni La Punta, la famiglia di Antonino Torrisi hanno organizzato il giorno 18 giugno 2022, un incontro in ricordo di Antonino Torrisi (nella fotografia in evidenza). Prematuramente scomparso dopo una lunga malattia, il benefattore e filantropo, vissuto a Valverde di Catania, è stato tra i fondatori di enti di beneficenza quali Misericordia e Fratres, quest’ultima dedicata alla promozione e alla diffusione della donazione di sangue. Spirito di fratellanza verso i più deboli, l’incoraggiamento nella via della solidarietà, così come ricordato nell’invito degli organizzatori, hanno rappresentato il faro guida della vita di Antonino.


L’incontro si è svolto con la presenza di numerose persone presso la Casa Natale del Beato Gabriele Allegra sito in via Soldato Torrisi n° 16 a San Giovanni La Punta, un luogo fortemente simbolico, spirituale ed evocativo voluto e realizzato da Saro Allegra, nipote del beato. Tante sono state le testimonianze di sincero affetto fraterno di chi ha avuto modo di conoscere Antonino Torrisi, intervallate da momenti di musica sacra.
Pubblico a seguire una mia testimonianza.
Al mio amico Antonino Torrisi
La vita è fatta anche di incontri, situazioni, atmosfere, amicizie, conoscenze. Sono sinceramente contento, senza se e senza ma, di avere conosciuto Antonino e di avere avuto conferma, nell’incontro del 18 giugno 2022 presso il Centro di Padre Gabriele Allegra di San Giovanni La Punta, di quanto amore abbia diffuso non soltanto nel suo microcosmo, ma anche al di fuori dei confini che l’essere isola ci impone.

Mi piace presentare l’esistenza di ciascuno di noi come un fiume che nel suo percorso verso valle viene arricchito dagli affluenti ovvero gli amici che, in un rapporto empatico, costituiscono un nuovo nucleo esistenziale e relazionale. Mi dolgo di una sola cosa ovvero di avere incontrato tardi Antonino, ma penso che lui sia riuscito in pochissimo tempo a darmi tanto. Nel contempo mi conforta il pensiero che lui abbia a sua volta ricevuto qualcosa di bello da parte mia e credo che un approccio alla vita ci accomuni, il pensiero che quando incontriamo una persona ci domandiamo: cosa posso fare io per te e non cosa tu puoi fare per me. Ritengo che questo approccio alla vita generoso abbia caratterizzato tutta l’esistenza di Antonino. Personalmente mi piace immaginare la morte non come la fine di tutto, ma piuttosto come una trasformazione: il fiume della vita che, al volgere finale del suo percorso, incontra il mare trasformandosi in qualcos’altro. Del resto empiricamente il chimico e fisico francese Antoine Laurent Lavoisier affermò in un suo trattato che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
Noi che abbiamo fede crediamo che l’anima sia immortale e certamente così è. Secondo il grande scrittore Ugo Foscolo “non è immortale l’anima dell’uomo, ma sono immortali le azioni che egli compie. Il ricordo di lui vive perenne nel cuore dei parenti e degli amici e, se ha onorato la patria, la scienza e l’arte vive nel cuore della nazione e dell’umanità”.
A mio parere entrambe le visioni da un lato quella spirituale, dall’altro lato quella empirica e razionale sono veritiere e confortano il progredire e il susseguirsi dei giorni di chi è ancora presente in vita, con particolare riferimento alla famiglia della quale onoro di essere amico.

Ed ancora riguardo la concezione della vita mi piace immaginare che esista, volgendo in alto lo sguardo una sorta di sacca universale che ciascuno di noi ha il dovere, meglio ancora il piacere, di riempire di buone azioni: un sorriso, il rispetto per il prossimo, la solidarietà, l’attenzione verso chi è meno fortunato. La sacca esistenziale deve esondare, trasbordare di tali azioni, anche le più piccole e apparentemente insignificanti e il nostro Antonino contribuiva egregiamente in vita e ancora adesso che si è trasformato, unendo e non dividendo, accogliendo e non respingendo, creando e non distruggendo. In un virtuoso esercizio giornaliero che ci permette di guardare il mondo con gli occhi dell’altro, riappacificando e unendo, pertanto, le persone che divengono baluardo respingente delle brutte azioni e delle cattiverie che purtroppo nel mondo esistono.
Valverde 19 giugno 2022 Antonino Schiera
L’amico Antonino Torrisi amava le arti e la bellezza legata alle migliori rappresentazioni che l’uomo sa dare nella vita. Pubblico una sua poesia che ne sintetizza l’approccio generoso che ha caratterizzato la sua esistenza.
Perseveranza poesia di Antonino Torrisi
Tendi una mano a chi ne ha bisogno, non aspettare che ti si chieda anche se non dovessero dirti grazie e non saranno mai riconoscenti, persevera nel tuo gesto, ad ogni occasione. Non sarà l'uomo a mostrarti gratitudine. Passerà del tempo, ma chi ti salverà qualcosa sarà colui che guida il tuo cammino.
Galleria fotografica dell’evento con gli scatti di Agnese Allegra





















Per chi volesse informazioni e fare donazioni per la meritevole Associazione “Gabriele fra le genti o.n.l.u.s.”
