Riflettori puntati, nell’odierno post nella sezione PROTAGONISTI, sulla poetessa siciliana Rosa Maria Chiarello (nella fotografia in evidenza). Come da copione ben collaudato l’autrice ha risposto alle mie domande, che hanno lo scopo di farvela conoscere meglio. Buona lettura.
Descrivi per i lettori del blog quale ruolo e soprattutto quale funzione ha la poesia nella tua vita.
Rosa Maria Chiarello – Antonino, innanzitutto, vorrei ringraziarti per la tua amicizia e per l’opportunità di questa intervista sul tuo blog. Un saluto va a te e a tutti i lettori del tuo blog. Scrivere mi è naturale, scrivo in ogni momento della giornata o della notte se mi frulla nella testa qualcosa prendo un foglio, una penna e scrivo. Scrivo a mano, mi è più congeniale, d’altronde non sono nata nell’era digitale ma quando si scriveva con carta e penna. Scrivere mi libera, mi alleggerisce, è come se confidassi a quel pezzo di carta ciò che mi opprime, che ho dentro. Basta una canzone, un profumo, la nostalgia per ciò che è stato e che racchiudo nei miei ricordi o ciò che sto vivendo in un momento della mia quotidianità per scrivere. Le mie poesie sono introspettive e anche i “ rumori” esterni a me, spesso ripercuotono la loro essenza nella mia anima ed è allora che rivivo come mie le brutture di questo mondo, spesso in assenza di amore. Mi soffermo sui vari problemi sociali: l’emigrazione, la prostituzione minorile, la violenza sulle donne, le guerre ed ogni tipo di violenza di cui è capace l’uomo, sempre più affamato di potere e denaro e lontano dall’amore e da quei sentimenti nobili che rendono l’uomo tale. Spesso l’uomo tende a guardare il proprio simile come “altro da noi” e ciò mi rattrista molto. La mia certezza è la Luce che mi viene in aiuto e che illumina i miei passi della quale la mia poesia è impregnata alla ricerca di quell’armonia che avvolge il creato e che è la manifestazione di quel Cristo al quale spesso mi affido e che mi viene in soccorso. La mia poesia vuole rappresentare “emozioni , sentimenti, pensieri che fluttuano nel mare del cuore e della mente e che attraverso l’incanto magico dell’ispirazione, diventano poesia che, veste catartica dell’animo, trasforma il sentire in parola e, come forza trainante, consente l’accettazione del quotidiano nel suo poliedrico manifestarsi” .
E nel dettaglio ci dai la tua definizione di poesia?
Rosa Maria Chiarello – La poesia è la più sublime arte dell’anima che si spoglia dei propri orpelli per mostrarsi nuda al mondo e ti erge oltre l’umana esistenza. L’anima, attraverso la poesia, riesce ad esprimere ciò che ha di più recondito regalando al mondo emozioni che sono universali e mai personali anche quando sono frutto del proprio vissuto. Chi legge poesia, spesso, si allontana dal pensiero dell’autore, perché il lettore riesce a riconoscersi, a specchiarsi in quelle emozioni, sentimenti che l’autore ha espresso attraverso la poesia. Una frase ricorrente che mi sento ripetere da chi mi segue è “ mi sono rivista nei tuoi versi” , “ I tuoi versi esprimono ciò che provo”, i “i tuoi versi rispecchiano il mio stato d’animo” o “ leggendo la tua poesia ho pianto”. Ecco l’universalità della poesia che in fondo esprime che tutti gli uomini sono fatti di cuore, di anima, di emozioni, di sentimenti. Il dolore, la sofferenza, l’amore, la gioia dei quali la poesia si nutre, sono universali, così come l’incanto davanti alla meraviglia del creato.
Cristalli di luce (2016), Scorci di vita (2019), L’attesa (2019), Pensieri in movimento (2021) sono i titoli delle tue raccolte di poesie e non solo, in quanto ti sei cimentata anche nella scrittura di racconti. Tratteggia per i lettori del blog quali sono i temi principali che affronti nei tuoi scritti.
Rosa Maria Chiarello – Cristalli di luce (2016), Scorci di vita (2019), L’attesa (2019), Pensieri in movimento (2021) sono i titoli delle mie raccolte di poesie e mi piace definirli come capitoli di uno stesso racconto” in quanto i temi trattati spesso si ripetono ma con stati d’animo diversi in quanto ispirati da momenti della mia vita diversi fra loro. Non siamo mai uguali a noi stessi, e ciò mi consente di vedere temi analoghi da diverse angolature anche se pervase da quei sentimenti che contraddistinguono il mio modo di essere e di sentire. Il dolore, l’angoscia, il tormento interiore, la dolcezza dei ricordi, la consapevolezza del tempo che passa, lo sguardo sempre attento e puntuale sulle brutture del mondo sono temi che pervadono la mia vita e quindi la mia poesia. Anche quando parlo di temi sociali, non dettati, quindi dal mio vissuto personale quali la violenza, la cattiveria, le ingiustizie sociali, m’immedesimo in loro e in quanto donna e figlia di questa terra mi sento vicina a tutti coloro che magari sono più sfortunati di me. La mia anima, seppur tormentata, anela sempre verso quell’Infinito che s’innalza verso il Cielo, che vive di piccole cose e che, nonostante tutto, è nell’amore che affoga il suo pianto quando i fantasmi del passato le fanno compagnia. Il mio è un passato doloroso, ma nonostante tutto la mia vita è permeata dalla speranza, dalla Luce che riaffiora nei momenti più cupi, m’incanto davanti al manifesto del creato, non mi abbatto nella consapevolezza che dalla sofferenza ricomincia la ricerca di nuove linfe che possano alimentare l’essenza del vivere.
La tua produzione letteraria è molto apprezzata e ha ricevuto numerosi premi. Che importanza ha per un autore il riconoscimento pubblico della validità delle proprie opere?
Rosa Maria Chiarello – Avere un riconoscimento pubblico della propria opera mi fa pensare all’universalità della poesia, a quella condivisione di sentimenti ed emozioni che “interessa” l’anima del lettore al punto da appassionarlo ed emozionarlo e da considerare la stessa degna di nota. Naturalmente ciò mi gratifica, ma quello che più mi interessa è la condivisione perché ritengo che la cultura debba essere condivisa per la crescita umana oltre che culturale di ognuno di noi. Considero la mia opera come i figli per una madre la quale li fa, li accompagna nella crescita per diventare uomini o donne di questo universo e poi li dà al mondo. Ecco la poesia penso che rimanga del poeta durante la sua stesura, nel momento che la fa conoscere se ne libera e diventa di tutti. A volte si leggono dei versi dei quali non si conosce l’autore, ma sono talmente belli che non importa sapere chi li ha scritti perché appartengono a tutti, in quanto partecipi delle emozioni, dei sentimenti che la stessa suscita.
Nella tua ultima opera Pensiero in movimento (Il Convivio Editore) hai scelto per la prima di copertina un quadro del pittore di Villalba, ma residente a Palermo, Antonino Scarlata, opera quest’ultima che ha ispirato la poesia che apre la tua silloge. Poesia e pittura che si incontrano e ti chiedo il tuo punto di vista riguardo questo virtuoso connubio tra arti diverse.
Rosa Maria Chiarello – Penso che la poesia e la pittura non sono scisse l’una dall’altra la poesia può ispirare la pittura e la pittura la poesia. A me capita spesso che un’opera pittorica m’ispiri una poesia. Amo le opere del mio amico Antonino Scarlata che tanto spesso mi ispirano così come le opere del mio amico, nonché conterraneo, Giuseppe Accumoli la cui opera “l’Attesa” ha fatto da prima di copertina del mio libro omonimo e che mi ha ispirato la poesia che apre la Silloge, mentre il dipinto “Solitudine” ha fatto da quarta di copertina. Mi ispirano tanti altri autori fra i quali una pittrice serba Suzana Zabarac le cui opere spesso riflettono i miei stati d’animo.
Gli scrittori sono molto fantasiosi e riescono a coprire con la mente spazi temporali diversi ed immaginare il futuro, in sintesi come scrivo in un mio aforisma “La vita è un continuo viaggiare con il corpo e con la mente”. Tu come ti vedi nei prossimi dieci anni e quali progetti intendi realizzare?
Rosa Maria Chiarello – La caducità della vita mi ha insegnato a non fare programmi a lungo termine. Ho tanti progetti che non so se riuscirò mai a realizzare. Per esempio mi piacerebbe approcciarmi alla narrativa e alla saggistica. Ho già pubblicato dei racconti con l’Historica edizioni in antologia, e il libro l’Attesa contiene alcuni miei racconti. Mi piace molto leggere oltre che scrivere, ritengo che la lettura è ricchezza interiore e ti dà una visione del mondo e degli altri più “umana” . Da giovane divoravo libri di notte , quando la casa si rivestiva di silenzio. Leggevo di tutto, libri storici, narrativa, saggistica. Ho continuato a leggere, ma lavoro e famiglia, mi hanno occupato molto tempo ed ho rallentato. Ma ora che mi accingo alla maturità, da qualche mese sono in pensione, voglio ricominciare con la stessa intensità della giovinezza. Vedremo, carpe diem come diceva il nostro grande Orazio.
Scheda Bibliografica
Rosa Maria Chiarello nasce a Lercara Friddi (Pa) e vive a Palermo dove si laurea in Lettere Moderne, presso l’Università di Palermo. Filo conduttore delle liriche di Rosa Maria Chiarello è il sentimento dell’amore inteso come a-mors cioè assenza di morte e quindi come luce che rigenera e dà la forza per andare avanti.
Nel 2016 pubblica la sua prima Silloge dal titolo “Cristalli di luce”. Il libro viene recensito da diversi autori del panorama letterario palermitano fra i quali Francesca Luzzio che fa una recensione sulla rivista letteraria ” Il salotto degli autori”, Gabriella Maggio che recensisce la Silloge sulla rivista “il Vesprino” , su Accademia.edu e su altre testate giornalistiche locali, da Alessandra Di Girolamo sul Blog Il mondo incantato dei libri, da Salvatore Abbruscato su Accademia.edu e da Sabato Laudato sulla rivista Il Convivio n. 78. Nel 2019 pubblica la Silloge “Scorci di vita” con le Mezzelane Casa Editrice e ” L’Attesa”, poesie e racconti, con Edizioni Billeci con prefazione di Gabriella Maggio e postfazione di Francesco Ferrante. Con il Convivio Editore nel 2021 pubblica la Silloge “Pensieri in movimento” la cui prefazione è stata curata da Francesca Luzzio. Nel 2019 la Silloge “Scorci di vita” viene recensita da Salvatore Abbruscato, da Alessandra Di Girolamo sul Blog Il mondo incantato dei libri e nel 2020 da Maria Elena Mignosi sulla Rivista il Convivio n. 80 e sul sito Culturelite di Tommaso Romano. Le poesie di Rosa Maria Chiarello sono presenti sulla rivista on line Euterpe, sulla rivista Le Muse, sull”Enciclopedia dei poeti contemporanei italiani- Aletti Editore, nell’Antologia di Poeti contemporanei siciliani – Vent’anni dopo il Duemila Vol. 1 curata da Josè Russotti con commento conclusivo di Tommaso Romano, sulla rivista Il Convivio, sul sito Reportpoesieonline, su diversi siti on line di poesia e in tantissime antologie Diversi racconti di Rosa Maria Chiarello sono stati selezionati e pubblicati, in antologie, dalla Historica edizioni.
Nel 2019 consegue il primo premio, con contratto editoriale, al Concorso La pelle non dimentica con Le Mezzelane Casa Editrice e il primo premio nella sezione dialettale al Premio Nazionale di Poesia – La Verde Isola Trinacria – organizzato dall’Associazione Culturale “Fare per Migliorare.
Sempre nel 2019 ottiene il secondo posto nel concorso internazionale di poesia dialettale Giovanni Meli a Palermo, il terzo posto al Concorso internazionale di poesia città di Camporeale 2019 e il secondo posto al Concorso Scriviamoli sui muri, la cui poesia si può leggere sul muro della Scuola Media Statale di Lercara Friddi, paese natale di Rosa Maria Chiarello. Nel 2020 l’Accademia Internazionale Il Convivio le conferisce il Diploma d’onore con Segnalazione di Merito per la Silloge inedita “Pensieri in movimento” al Premio Letterario Pietro Carrera 2020 con pubblicazione della Silloge che viene recensita sulla rivista Il Convivio n. 85 da Vittorio Verducci. Sempre nel 2020 vince il Primo Premio Assoluto al “Concorso Nazionale di Poesia Ugo Foscolo” Nel 2021 l’Accademia Internazionale Il Convivio le conferisce la Segnalazione di merito alla Silloge inedita Resistere…Rinascere. Sempre nel 2021 l’Associazione Culturale “Fare per Migliorare le conferisce il 4° posto nella sezione dialettale al Premio Nazionale di Poesia – La Verde Isola Trinacria. Finalista in tantissimi concorsi letterari ha ricevuto, diverse menzioni d’onore e menzioni e attestati di merito con relative pubblicazioni in antologia.
Nel 2016 viene insignita del Titolo Onorifico di “ Accademico associato a vita “ dall’Accademia Internazionale “ Contea di Modica” Premio di Lettere, Scienze e Arti per merito artistico culturale. Nel 2018 viene insignita del Titolo onorifico di Accademica Effettiva per la classe Letteratura dall’Accademia di Sicilia, del Titolo di Accademica Benemerita dall’Accademia Nazionale di lettere, Arti e Scienze Ruggero II di Sicilia di Palermo e riceve la nomina di Cavaliere Benemerita della cultura dall’Accademia Nazionale di lettere, Arti e Scienze Ruggero II di Sicilia di Palermo. Sempre nel 2018 l’Istituto Superiore di Lettere Arti e Scienze del Mediterraneo le conferisce il Diploma Honoris Causa in Arte e Cultura. Nell’anno 2018-2019 è stata Componente del Senato accademico dell’Accademia di Sicilia. Nel 2018, in memoria di Gaetano Puglisi e della scuola d’arte del Carretto, le viene attribuito il premio VitArte in rappresentanza della sicilianità per la poesia e a febbraio del 2019 le viene attribuito il Premio Internazionale Universo Donna – 21 edizione per la letteratura e la poesia. Sempre nel 2019 riceve la nomina di Accademico dall’Accademia internazionale Il Convivio. Nel 2020 gli viene attribuito il Titolo di Presidente Onorario dal Consiglio Direttivo dell’Associazione culturale Billeci, e il Titolo di Socio Onorario dal Consiglio Direttivo dell’Associazione Culturale Skenè “per la preziosa collaborazione professionale fornita in modo volontaristico e che ha reso possibile la realizzazione della prima rassegna teatrale Theatrinacria” Fa parte dell’Ottagono letterario, della Società Dante Alighieri e del Circolo dei lettori di Spazio Cultura. Sulla sua attività letteraria hanno scritto, tra gli altri: : Francesca Luzzio, Gabriella Maggio, Alessandra Di Girolamo, Salvatore Abbruscato, Francesca Currieri, Beppe De Santis, Francesco Billeci, Biagio Balistreri, Emanuele Marcuccio, Maria Elena Mignosi, Sabato Laudato e Vittorio Verducci.
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