Si è svolta il giorno 8 giugno 2019 nella Biblioteca Comunale di Isnello, la presentazione della raccolta di poesie Gocce di Lavinia Alberti edita da Controluna. L’autrice ha già presentato la sua raccolta in due occasioni a Palermo, ma era naturale che lo facesse anche nel paese madonita per due motivi: il primo è legato alle origini dei nonni di Lavinia, che sono nati a Isnello; il secondo motivo è legato al fatto che Lavinia Alberti è una delle poetesse che ha partecipato alla kermesse culturale #calicidipoesieaisnello.
In questo post potrete leggere a seguire l’intervento della poetessa durante il suo incontro con il pubblico a Isnello che ringrazio per essere intervenuto numeroso e attento. Sentiti ringraziamenti vanno all’amministrazione comunale, in particolare al sindaco Marcello Catanzaro e all’assessora Anna Agostara; alla biblioteca e alla proloco che ha offerto un rinfresco. Ringrazio Francesca Luzzio poetessa, e saggista che ha relazionato la raccolta di poesie. Ringrazio la bravissima e piena di energia ed entusiasmo Luciana Cusimano, che ha contribuito all’organizzazione e ha interpretato alcune poesie di Lavinia Alberti. Ringrazio particolarmente Giacomo Scognamillo fotografo, “musicante” e da 30 anni presidente e frontman dell’Associazione Culturale Gruppo Popolare OPRA, autore delle bellissime fotografie che ha scattato in occasione della presentazione.
Fotografie Giacomo Scognamillo
PRESENTAZIONE GOCCE – ISNELLO 8.6.19
GENESI RACCOLTA
“Gocce”. E’ questo il titolo che ho scelto per la mia prima silloge poetica.
Si tratta di una raccolta scritta di getto, nei primi mesi del 2018, di un lavoro che nasce da una profonda esigenza interiore, da una pulsione intima e recondita, dal desiderio di dar sfogo ad esperienze di vita vissuta e a sentimenti contrastanti: delusioni, nostalgie, attese, speranze e malinconici ricordi. Tutto è nato quasi improvvisamente, come del resto è per tutti i fatti della vita (o quasi), in un piovoso giorno di febbraio. E’ lì che ho sentito un forte bisogno, direi una necessità, un’urgenza di esprimermi, di raccontare e raccontarmi, di dare “in pasto” al mondo il mio sentire, il mio vivere, i miei sentimenti più nascosti.
Un vero e proprio scorrere dei miei pensieri, o, come si direbbe a proposito di Virginia Woolf un “flusso di coscienza” che è entrato dentro di me, senza sapere cosa ne sarebbe stato di questi versi.
E’ così che a partire da vissuti quotidiani, quasi con cadenza fissa, come un rintocco delle campane, questa abitudine è diventata qualcosa di più che affidare a una penna la propria visione del mondo; si è tramutata poco a poco in un modo di essere, un canale privilegiato d’espressione, in una fonte di nutrimento per la mia anima.
La poesia è dunque un canale liberatorio e purificatorio, un modo per puntare alla conoscenza di sé ed essere onesti con se stessi, per vivere più da vicino le proprie zone di luce (consce), ma soprattutto le proprie zone d’ombra (inconsce).
Per me la stesura di questa raccolta è stata importantissima per conoscere e riconoscere meglio queste mie due parti. Ho compreso a fondo come dagli inciampi, dagli avvenimenti improvvisi, sia possibile veramente svelarsi; sono questi ultimi infatti che ci permettono di svelare noi stessi e i meandri della nostra anima. Se la nostra vita fosse un sentiero in pianura non soltanto sarebbe noiosa, ma non potremmo neanche irrobustire i nostri muscoli e la nostra resistenza, che tradotta nella quotidianità mi piace definire come “resilienza”, ossia la capacità di trasformare ogni cosa che ci succede in qualcosa di costruttivo per la crescita della nostra personalità. Questa raccolta rappresenta per me la metafora di tutto questo, di un percorso di maggiore conoscenza di sé e degli altri.
L’intento con questo mio lavoro è stato ed è quello di trasmettere un frammento del mio mondo interiore, che percepisco come molto più vasto di quello esteriore (un po’ come un pozzo in cui a primo impatto si coglie solo l’esterno della muratura, poi sporgendosi un po’ la sua profondità smisurata che si perde nel buio).
La stesura di queste poesie mi ha dato l’opportunità di riflettere e comprendere con una maggiore consapevolezza e saggezza, che tutto ciò che ci accade ha una funzione e una ragione ben precisa, finalizzata alla nostra crescita interiore, anche se noi non riusciamo a comprenderla immediatamente. E’ una raccolta che nasce da un percorso di chiaroscuri vissuto intensamente nell’arco di breve tempo, che mi ha cambiata profondamente creando un nuovo equilibrio interiore. Per questo attribuisco alla poesia una funzione salvifica, catartica. Per me rappresenta una terapia dell’anima, un cantuccio simbolico in cui rifugiarmi, un luogo nel quale posso riversare in ogni momento della mia vita tutto ciò che sento. In Gocce c’è tutto questo.
E’ una silloge in cui c’è anche la voglia di riscatto, di rinascita…di trasmettere al lettore che ogni sofferenza, ogni inquietudine, ogni microtrauma esistenziale può essere trasformato in qualcosa di bello, meraviglioso, se solo lo si vuole; io l’ho fatto con la poesia, strumento che mi ha permesso di armonizzare la mia vita.
In questo senso il titolo che ho scelto per la raccolta rispecchia molto la mia interiorità, il mio sentire: goccia dopo goccia infatti, queste poesie sono venute alla luce, quasi giorno dopo giorno, dopo uno sguardo, una parola, un incontro, una situazione vissuta. Tutto questo è stato linfa vitale per me. E’ per me, oggi più che mai, un’onda emotiva che si rinnova ogni giorno!
Lavinia Alberti
Fotografie di Giacomo Scognamillo
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