I poeti siciliani Angela Maria Di Girolamo, Angelo Abbate, Antonino Schiera, Caterina Mantia, Claudia Angileri, Enza Mistretta, Enzo Catania, GinaBonasera, Giovanna Fileccia, Giovanni Teresi, Lidia Glorioso, Maria Patrizia Allotta, Maria Quartana, Maria Rita Marino, Mariella Casella, Myriam De Luca, Pietro Vizzini, Rosario Marzo, Salvatore Mirabile, Vito Mezzapelle hanno dato vita a un video pubblicato su YouTube, grazie alla declamazione di una loro poesia a cura della poetessa, scrittrice e attrice palermitana Myriam De Luca.
La poetessa, scrittrice e attrice palermitana Myriam De Luca
Il poeta, scrittore e promotore culturale Salvatore Mirabile
L’iniziativa culturale si inserisce nell’ambito dei programmi relativi all’anno 2021 del Museo Mirabile di Marsala, Sezione Gruppo Poetico Lilybetano, il cui fondatore e presidente è lo scrittore, poeta e promotore culturale Salvatore MIrabile.
21 Marzo 2021: Giornata Mondiale della Poesia a cura del Gruppo Poetico Lilybetano
Nasce la rubrica I Nostri amici libri, ideata dalla scrittrice Myriam De Luca e pubblicata all’interno del suo blog SENTIRE PER SCRIVERE che, attraverso la video lettura di poesie e brani tratti da autori vari, li vuole omaggiare nell’ambito di una virtuosa ricerca e propagazione del sapere.
I nostri amici libri a cura della scrittrice Myriam De Luca
Dentro queste anime a forma di libro, ci sono racchiusi ricordi di grandi emozioni. Il lunedì e il venerdì di ogni settimana alle ore 18,00 desterò un nostro amico di carta dal torpore in cui giacciono anche loro.
Comincio dalla lettura della poesia Guerriero tratta dalla raccolta di poesie della mia amica poetessa Maria Concetta Ucciardi nell’immagine in evidenza.
Myriam De Luca interpreta la poesia Guerriero di Maria Concetta Ucciardi
Ricevo e pubblico volentieri la recensione che la poetessa e scrittrice Myriam De Luca, ha dedicato all’ultima opera del poeta, scrittore e saggista Prof. Tommaso Romano.
La Casa dell’Ammiraglio è l’ennesimo capolavoro letterario di Tommaso Romano, ascrivibile a un genere di narrativa psicologica ad alto tasso evocativo ed emozionale. Dalla prima all’ultima pagina, l’introspezione e la condizione della mente sono la cifra stilistica di questo romanzo. Uno stupore sincero per la capacità dell’autore di entrare dentro “le cose”, di non cedere alla perversione dell’infelicità, di camminare alto sulla mediocrità di certe persone, di costruire scale davanti a mura altissime.
Myriam De Luca
L’Ammiraglio abita tre case diverse: La casa familiare che condivide con la moglie. La casa di campagna che considera un “naturale prolungamento della casa madre”, dove si annoda con lo spirito della natura e con quello dell’amatissimo padre che, indomito, aleggia tra vigneti e foraggere. La casa dell’anima, all’interno di un palazzetto Liberty vicino l’Hotel des Palmes su cui ruota la narrazione. “La casa dell’anima era, pertanto, a volte custodita come la dimora delle mirabilie nel fluire dell’apparenza di visite furtive o di ritorni ripetuti e spesso insensati, altre rare volte vissuta come la casa della devozione sincera, dell’autentica dedizione, della leale passione.”
Quarta di copertina
In questo luogo, sacro e inviolabile, l’anima dell’Ammiraglio pulsa di vita, si nutre di affetti e calore, di ricordi e di pace. Uno spazio psichico circoscritto, dove trovare un equilibrio fra il mondo interno e quello esterno. Una sorta di centro spirituale in strettissimo rapporto con tutti gli oggetti presenti nella casa da lui collezionati nel corso della sua esistenza.
“D’altronde, l’Ammiraglio, quando non aveva né gradi né mostrine e neppure decorazioni al merito, poco più che adolescente aveva segnato il suo personale destino con l’acquisto di una potiche in vetro squisitamente Liberty, comperata per poche lire al mercato delle pulci della sua città sempre molto amata, malgrado la crescente volgarità.”
Fin da fanciullo, infatti, egli nutre un singolare interesse per il bello e una straordinaria passione nel ricercare oggetti rari, insoliti ed eleganti. Un’anomala occupazione per un ragazzo di quell’età che diverrà un destino da cui non potrà più sottrarsi. Attraverso ogni porcellana, ogni quadro, ogni statua si apre un varco verso l’assoluto, tra il divenire e l’eternità.
Il professore Tommaso Romano (a destra) al Premio Arenella Città di Palermo insieme a Katiuska Falbo e Francesco Anello
L’effimero nella bellezza delle cose si fa eterno e si manifesta l’invisibile. “Fra poltrone, merletti e sofà con un bicchiere colmo a metà di Porto da centellinare d’inverno, lo zammut da versare copioso sull’acqua fredda d’estate, un sigaro toscano o una pipa, un libro amico o un giornale da consumare, l’Ammiraglio passava le giornate e gli anni si cumulavano fra i tanti abitanti silenziosi di quella magione amata, mai tradita.”
In un totale e dolce abbandono, l’Ammiraglio si gode il privilegio di sentire bellezza in un tempo che rimane immutato e, sprofondando nella poltrona materna foderata di rosso carminio, si lascia abbracciare dal mare calmo della sua anima libera.
Myriam De Luca
La Casa dell’Ammiraglio in versi Mi immergo nella profonda e viva bellezza degli oggetti della mia casa Essi si fanno padre, madre diventano il fanciullo che ero la voglia di andare e di tornare Sono il passato, il presente, il futuro da lasciare a chi vorrà ricordarmi Orfani o morti sarebbero stati se non li avessi salvati da mercanti e rigattieri Gioiscono e piangono insieme a me Muti mi amano con la sola pretesa di essere ogni tanto spolverati al contrario di tanti stolti che con untuose e rumorose parole mi adulano per sfruttare il mio talento Provvida la loro presenza quando la tirannia del tempo mi ha portato via la giovinezza, gli amici cari, il mio fedele cane, il senso del giorno e della notte Efficaci antidoti ai rigurgiti di vita, al brutto e all’ingiusto, ai torti e alle accuse, all’invidia e al rancore E tra queste “cose” e in ciò che scrivo nessuno potrà mai uccidermi né il tempo, né la morte decretare la mia fine
Ringrazio vivamente Myriam De Luca e Luigi Pio Carmina per avere organizzato un reading poetico molto interessante e partecipato presso l’Università Popolare (UNIPOP) di Palermo, che aveva come titolo ispiratore: “Credere in qualcosa per viverla come si vuole“.
Nel video, leggo il mio breve monologo scritto in sintonia con il tema del reading: la fede come diretta conseguenza della credenza, ovvero del credere in qualcosa. In questo caso la credenza, riferita al potere catartico e purificatore della Santa Patrona di Palermo Rosalia, che diviene fede. Operando un creativo spostamento del punto di vista, ho dato voce al Conte Baldovino, che doveva sposare Rosalia Sinibaldi, grazie al volere del padre della stessa. Come sappiamo la storia è andata diversamente e per una volta, nel mio monologo, non ha parlato il popolo, che dalla peste fu salvato, bensì l’uomo che aveva accarezzato l’idea di portarla sull’altare.”
Gli altri poeti e cantori che hanno partecipato al reading sono stati: Rosa Maria Chiarello, Alfredo Sant’Angelo, Francesca Luzzio, Angelica Camassa, Francesco Camagna, Gabriella Maggio, Emanuele Insinna, Pierangela Castagnetta, Giovanna Fileccia (declama Antonio Licata), Euranio La Spisa, Arcangela Rizzo, Teresa Riccobono, Rosa Di Pino, Claudia Angileri, Vita Alba Tumbarello, Giuseppe Barcellona, Francesco Paolo Catanzaro, Emilia Merenda, Maria Antonietta Sansalone, Maria Elena Mignosi Picone, Noemi Pappalardo, Pino La Rocca, Pietro Cosentino.
Ospite speciale il musicista Salvo Capizzi, che ha impreziosito il pomeriggio culturale con la sua chitarra.
Gli studenti del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II, classe 3° B hanno interpretato un passo della tradizione greca antica, in moderna ed ironica.